Sequestri, giustizia e armi | I Carabinieri svelano l'incredibile veritĂ dietro il ricatto per droga!
Scicli sotto shock: due arresti per i sequestri di due giovani. Indagini rivelano retroscena inquietanti legati al traffico di droga. 🚔💼👮‍♂️
Sequestro di persona a Scicli: arrestati due mandanti e carcerieri
Nelle prime ore della mattinata del 7 gennaio 2025, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica hanno eseguito due provvedimenti restrittivi nei confronti di persone collegate a un caso di sequestro di persona che ha destato grande allerta nella comunitĂ locale. A seguito delle indagini coordinate dalle Procure della Repubblica presso il tribunale di Catania e il Tribunale per i Minorenni, sono stati identificati i responsabili dei sequestri avvenuti a Scicli il 20 giugno dello scorso anno.
A condurre l’operazione, che ha visto il supporto dei Reparti Investigativi di Ragusa e Siracusa, sono stati i Carabinieri, che hanno lavorato a stretto contatto con le autoritĂ giudiziarie interessate. In particolare, i due soggetti arrestati sono stati accusati di aver ricoperto i ruoli di mandanti ed esecutori nel sequestro di tre giovani, attuato attraverso intimidazioni e violenze.
Un caso emblematico è stato il sequestro avvenuto il 21 giugno 2024, che ha richiesto l’intervento immediato del Gruppo d’Intervento Speciale (GIS) per il salvataggio di uno degli ostaggi. Le indagini hanno rivelato che la liberazione del ragazzo è avvenuta grazie a un’operazione fulminea, che ha portato all’arresto in flagranza di uno dei carcerieri e al sequestro di una pistola.
La complessa operazione investigativa ha messo in luce un movente inquietante: il sequestro di persona sarebbe stato una ritorsione per la sottrazione di 4 chili di hashish, dal valore di circa 15 mila euro, che era avvenuta a Modica un giorno prima. Il commando, composto da otto individui armati, si era recato a Scicli per recuperare la droga e ottenere il risarcimento attraverso intimidazioni e minacce.
Le dinamiche del sequestro sono state ricostruite grazie a dichiarazioni di testimoni e all’analisi di immagini di videosorveglianza. Le vittime, durante le violenze, hanno subito percosse e minacce armate, culminate in un tragico episodio in cui un cugino del sequestrato è stato ferito da un colpo di pistola nel tentativo di liberare il giovane.
All’esito delle indagini, gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Ragusa e presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Catania-Bicocca. Le autoritĂ hanno sottolineato che gli arresti sono un passo fondamentale nella lotta contro il crimine organizzato dissanguante della comunitĂ , ribadendo la necessitĂ di una risposta forte e coordinata contro queste forme di violenza.
L’operazione di oggi è la testimonianza di un’impegno costante per garantire la sicurezza dei cittadini e il ripristino della legalitĂ nelle zone colpite dalla criminalitĂ . In attesa del processo, gli arrestati godono della presunzione di innocenza, ma le indagini continueranno per delineare ulteriormente i contorni di questa inquietante vicenda.