Un'immersione nei tesori sommersi della Regione Siciliana | Scopri perché è un'opportunità che non puoi perdere!
Esplora i fondali del Plemmirio! Unisciti all'iniziativa "Marlin" il 17 e 18 novembre e interagisci con i subacquei per scoprire tesori sommersi 🐠🌊✨
Gli studenti esplorano da remoto i fondali archeologici di “Le Mazzere” a Siracusa
Lunedì e martedì prossimi, 17 e 18 novembre, gli studenti di istituzioni e scuole di tutta la Sicilia avranno l’opportunità di visitare i fondali dell’area marina protetta Plemmirio, a Siracusa, senza mai doversi immergere. Grazie a un’iniziativa innovativa promossa dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, gli alunni potranno interagire via web con subacquei esperti che esploreranno l’itinerario culturale sommerso conosciuto come “Le Mazzere”.
Questa iniziativa, concepita per rendere l’archeologia sottomarina accessibile a tutti, sfrutta tecnologie avanzate per collegare i partecipanti con il subacqueo della Soprintendenza del Mare, Salvo Emma. Equipaggiato con una maschera granfacciale arricchita di sistemi di comunicazione, Emma sarà in grado di ascoltare domande e rispondere in tempo reale, rendendo l’esperienza educativa interattiva e coinvolgente.
Il progetto, denominato “Marlin”, è realizzato in collaborazione con la startup Immersea srl e il percorso culturale del Consiglio d’Europa “Rotta dei Fenici”. “Un’esperienza innovativa – afferma l’assessore Francesco Paolo Scarpinato – che supererà le barriere tradizionali della divulgazione scientifica, rendendo il patrimonio sommerso siciliano fruibile anche a chi non ha accesso diretto a queste ricchezze.”
Oltre a una dimensione puramente didattica, l’iniziativa rappresenta un modello per la comunicazione scientifica nel campo dell’archeologia subacquea. Attraverso la partecipazione attiva e il monitoraggio tramite citizen science, “Marlin” promette di unire enti di ricerca, università e aree marine protette per preservare il patrimonio culturale marino.
“Superare le barriere – aggiunge il Soprintendente del Mare, Ferdinando Maurici – è fondamentale per garantire che le nuove generazioni siano consapevoli della storia e delle tradizioni che rappresentano questa parte del Mediterraneo.” Questo primo appuntamento, rivolto a un numero selezionato di scuole, getta le basi per un’estensione futura che includerà un pubblico più vasto, creando una piattaforma di interazione globale attraverso la rete.
Con il progetto “Marlin”, la Sicilia si prepara a riscrivere le regole della divulgazione scientifica, spingendo oltre i confini fisici e rendendo l’archeologia subacquea un vero e proprio patrimonio condiviso e accessibile a tutti.
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