Sotto le strade di Siracusa dorme un segreto che ha deciso il destino di un impero

Nel cuore di Siracusa giace il Foro antico, luogo di potere e mistero dove ancora si odono le voci del mondo classico.

15 novembre 2025 18:00
Sotto le strade di Siracusa dorme un segreto che ha deciso il destino di un impero - Foto: Salvo Cannizzaro/Wikipedia
Foto: Salvo Cannizzaro/Wikipedia
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Nel centro antico di Siracusa, sotto le strade che ogni giorno migliaia di persone attraversano senza sapere cosa nascondono, giace un luogo che un tempo era il cuore pulsante della vita pubblica della città greca. Un posto dove si decidevano i destini dei popoli, si pronunciavano orazioni, si stringevano alleanze e si ascoltavano le parole dei filosofi. Oggi di quel mondo restano solo frammenti di pietra, ma chi sa guardarli con attenzione può ancora percepire le voci che riecheggiano dal passato.

Dove tutto aveva inizio

Il Foro Siracusano, chiamato anche Agorà, sorgeva in quella che oggi è piazza della Vittoria, nel pieno cuore della Siracusa moderna. Qui, già in epoca greca, si concentravano le attività politiche, religiose e commerciali della città di Archimede. Quando Siracusa divenne una colonia romana, il Foro fu ristrutturato e trasformato nel centro ufficiale della vita civica, arricchito da templi, portici e statue dedicate agli dei e agli imperatori.
Con il passare dei secoli, il luogo fu progressivamente inglobato dagli edifici successivi, fino quasi a scomparire. Solo gli scavi archeologici del XX secolo hanno riportato alla luce basamenti di colonne, capitelli e iscrizioni che testimoniano la grandezza perduta di un tempo.

L’eco di un potere antico

Camminare oggi tra quei resti significa entrare in contatto con una Siracusa diversa, viva e solenne, quella che rivaleggiava con Atene e Roma. Ogni pietra racconta di un popolo che fece della cultura e del potere marittimo la sua forza. Alcuni studiosi ritengono che in questo spazio sorgesse anche un tempio dedicato ad Apollo, più tardo rispetto a quello dell’isola di Ortigia. Altri ipotizzano la presenza di edifici amministrativi e basiliche romane, simbolo della trasformazione politica della città.
Il Foro, dunque, non era solo un luogo fisico ma un simbolo di civiltà, un laboratorio di idee e di leggi che influenzarono tutto il mondo antico.

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