Un capolavoro che nasconde un racconto incredibile | La Chiesa di Santa Lucia alla Badia e il suo lato inaspettato

Scopri la Chiesa di Santa Lucia alla Badia a Ortigia: barocco, reliquie e fede plasmano un gioiello architettonico accanto al mare.

A cura di Paolo Privitera
20 luglio 2025 18:00
Un capolavoro che nasconde un racconto incredibile | La Chiesa di Santa Lucia alla Badia e il suo lato inaspettato - Foto: Giovanni Dall'Orto/Wikipedia
Foto: Giovanni Dall'Orto/Wikipedia
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Nel cuore di Piazza Duomo, sull’Isola di Ortigia a Siracusa, svetta la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, un gioiello del barocco siciliano. Ricostruita tra il 1695 e il 1703 su progetto dell’architetto Luciano Caracciolo, la chiesa sorge sui resti di un antico monastero femminile risalente al XV secolo. La sua facciata, alta circa 25 metri, è ornata da colonne tortili, stemmi spagnoli e simboli del martirio di Santa Lucia come la colonna, la spada, la palma e la corona.

Varcando l’ingresso, vieni accolto da un’unica navata decorata con stucchi di Biagio Bianco (1705) e affreschi come il “Trionfo di Santa Lucia” nel soffitto (1783). L’altare maggiore ospita un dipinto di Deodato Guinaccia raffigurante il martirio della Santa. Fino al 2020 conservava anche il celebre “Seppellimento di Santa Lucia” attribuito a Caravaggio (realizzato nel 1608–09), oggi ricollocato nella sua chiesa originaria.

La badia, oggi dismessa come luogo di culto, funge da spazio espositivo per eventi d’arte contemporanea, valorizzando così il dialogo tra passato e presente morale di Ortigia.

Reliquie, miracoli e tradizioni ancora vive

La chiesa custodisce alcune reliquie originali di Santa Lucia: frammenti dell’omero sinistro, chiamati dalla gente “il dito della Santa”, e altri doni come tunica, velo e un paio di scarpette. Ogni 13 dicembre e la prima domenica di maggio, si celebrano solenni processioni attraverso Ortigia, e le reliquie vengono mostrate ai fedeli in un cupo e solenne rito.

Curiosità

Sapevi che nella chiesa è apposta una lapide commemorativa del miracolo avvenuto durante la carestia del 1646? Si narra che una processione della comunità siracusana intercesse affinché due navi cariche di grano arrivassero miracolosamente nel porto, salvando la città dalla fame. Questa lapide è ancora visibile sotto il coro delle ex monache

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